Nel pensare al casinò le immagini evocate sono innumerevoli: scene di film, paragrafi di libri, momenti di videogiochi, tavole di fumetti e così via. Il casinò è un luogo che ormai da anni è entrato nella cultura popolare, e non è facile immaginare che ne possa uscire in un qualche futuro. Sono in pochi, invece, ad associare il casinò a un concetto apparentemente più lontano dai suoi territori: quello storico e culturale. In effetti è proprio il modo in cui è entrato nella cultura popolare che non gioca a suo favore: non è sicuramente immediato associare le vie e le luci di una città come Las Vegas a contenuti storici. Ma, in particolar modo in Europa, i casinò possono vantare sedi che, spesso, rappresentano un’attrazione a sé stante. Può essere per il loro passato, per una mostra al loro interno o per qualche proprietario precedente: alcuni dei più apprezzati casinò europei possono valere una visita anche da parte di chi non sia appassionato dei giochi al loro interno praticati.
Non è un caso che alcuni esempi vengano proprio dall’Italia, dove si trovano due sedi di casinò particolarmente interessanti da un punto di vista culturale. Il primo è il casinò di Sanremo, una fra le tappe obbligate della costiera ligure. Il casinò è ospitato da un’iconica villa in stile liberty che risale al 1905, quando venne edificata secondo i progetti dell’architetto francese Eugène Ferret. Fin dalla sua inaugurazione l’edificio fu destinato a ospitare giochi di vario tipo e tale attività, nonostante alcune interruzioni dovute alla turbolenta storia della prima metà del ‘900, continua ancora oggi. Non è mai stata comunque l’attività esclusiva: i locali della villa hanno sempre ospitato numerosi eventi di carattere culturale. Le sale della struttura hanno per esempio accolto le prime edizioni del Festival di Sanremo, che dal suo esordio nel 1951 è stato ospitato dal casinò fino al 1976. Ancora oggi il casinò continua a ospitare, oltre i tavoli da gioco, diversi eventi di varia natura, da mostre fino a concerti. Il secondo esempio, invece, affonda le sue radici ben oltre la belle époque per arrivare fino all’inizio 1500. Il casinò di Venezia infatti ha la sua sede a Ca’ Vendramin Calergi, uno storico palazzo edificato in stile rinascimentale veneziano. La facciata, che dà direttamente sul Canal Grande, è una delle più riconoscibili cartoline di Venezia, e le sale del palazzo ospitano non solo roulette, blackjack e i classici giochi da casinò: la struttura offre molto di più. È infatti visitabile, in alcune sale dell’edificio, la più grande collezione privata di oggetti legati a Richard Wagner: il compositore tedesco morì durante uno dei suoi numerosi viaggi a Venezia, e nell’occasione era ospitato proprio a Ca’ Vendramin Calergi, del quale aveva affittato alcune sale.
Un altro buon esempio viene invece da Malta, dove ci si può recare al Dragonara Casinò: non solo per frequentarne le sale, ovviamente, ma anche per ammirare il palazzo che lo ospita. Palazzo Dragonara è infatti stato edificato in stile neoclassico nel 1870 come residenza estiva per la famiglia Scicluna, una delle più in vista di Malta, su probabile progetto di Giuseppe Bonavia. Prende il nome dalla penisola sulla quale sorge, che secondo una leggenda nascondeva la tana di un drago. La storia della struttura è particolarmente legata a quella della Malta novecentesca: il palazzo è stato infatti utilizzato come ospedale durante la prima guerra mondiale, e ha dato rifugio a numerosi sfollati nel corso della seconda guerra mondiale.
Infine, uno dei casinò più interessanti da un punto di vista culturale si trova in Belgio, e per la precisione a Spa. La cittadina belga deve larga parte della sua fama alle proprietà delle acque della zona: non è un caso che oggi, col termine spa, si indichino genericamente le strutture termali. Nel 1760 si decise di offrire ulteriori servizi ai frequentatori della regione, già da allora meta di viaggi all’insegna della salute, scegliendo di edificare una struttura apposita: nel 1763 venne quindi inaugurato La Redoute, su progetto di Barthélemy Digneffe e con decorazioni di specialisti italiani. Oggi il casinò di Spa ospita eventi culturali e un teatro, proseguendo parallelamente le attività di casinò e centro culturale come fin dai suoi esordi.